Indagini artistiche e sociali attraverso il fumetto
SPAZIO CERNAIA 12 – 13 Ottobre 2021
TECNICA MISTA, SFONDO DI FUMETTI ANNI ‘60/70 ITALIANI O AMERICANI, ACRILICO E RESINA.
La prima personale milanese di Edward Spitz, l’artista senza volto, che rompe lo schema narrativo del fumetto e lo trasforma in opera d’arte: il 12 – 13 Ottobre 2021, a cura di Ermanno Tedeschi.
Un’esplosione di colori, figure irriverenti e denunce sociali provocatorie celate sotto un velo di ironia: questi gli ingredienti dell’esposizione FIRST TIME IN MILAN di Edward Spitz. L’artista contemporaneo affronta temi sociali attraverso espressioni artistiche dal forte impatto decorativo: Spitz ha l’abilità di saper sapientemente fondere le pagine di originali fumetti d’epoca, che utilizza per realizzare lo sfondo, e vi sovrappone “icone” dipinte a mano e poi “sigillate” da uno spesso strato di resina non prima di avergli dato voce esprimendo attraverso di essi dei paradossi dell’attuale società di massa ma la sua genialità sta nel fatto che questa sua velata denuncia sociale è in perfetta armonia con il personaggio rappresentato.
Edward Spitz presenterà la sua prima personale milanese nel cuore artistico della città: Spazio Cernaia, Via Cernaia 1, dietro i chiostri di San Marco, un giardino segreto accostato a uno spazio espositivo dal sapore underground. Il vernissage, solo su invito, si terrà martedì 12 Ottobre, dalle 17.30 alle 21.00, sarà possibile invece visitare la mostra, gratuitamente, mercoledì 13 Ottobre dalle 10.00 alle 19.00, orario continuato (green pass richiesto).
Edward Spitz è un artista che parla poco si sé, la sua identità è infatti sconosciuta, e preferisce che a parlare siano i suoi quadri. Di lui si sa che è l’artista dei fumetti, di cui è anche un irriverente collezionista. Naturalmente è un accanito lettore di strisce: Topolino, Braccio di Ferro, Linus e Superman. I classici. Le sue opere sono esposte in diversi luoghi pubblici e privati in Italia e all’estero. Partecipa a collettive e personali, il primo debutto a Tel Aviv nel 2018 con l’esposizione “Unforgettable Childhood Infanzia indimenticabile”, per proseguire tra Roma, Matera, nel 2019 anno in cui la città è stata capitale europea della cultura, con “Quando il mouse era Micky era tutto più vero”.
L’artista ha fatto suoi quegli aspetti che appartengono al mondo della cultura del fumetto, ha così sviluppato una forma d’arte apparentemente semplice ed immediata dal forte impatto decorativo che ha senza dubbio contribuito al suo fulmineo successo ma che nasconde ad una più attenta analisi, come ogni fumetto che si rispetti, un profondo studio di carattere psicologico e sociale che rendono le sue opere allegre ma mai superficiali. Edward Spitz fa un’ulteriore ricerca tecnica e visiva scegliendo di personalizzare ogni singola opera con la rappresentazione coerente di un personaggio ogni volta diverso. Un protagonista che appartiene alla cultura popolare di massa mutuato dall’universo fumettistico e di cui tutti, al di là di qualsiasi status o età hanno memoria visiva.