dal 28 maggio al 2 giugno- Teatro Elfo Puccini
“La (in)coscienza di Zeno” è una reinterpretazione del romanzo “La Coscienza di Zeno” di Italo Svevo, pubblicato nel 1923. Con questo capolavoro l’autore ha raccontato la crisi dell’uomo contemporaneo attraverso nuclei tematici che destrutturano la tradizionale trama lineare, presentando un antieroe alla ricerca delle origini del suo malessere.
Il protagonista, Zeno Cosini, è un uomo che torna ossessivamente sul suo passato, cercando di identificare la malattia che ha ostacolato la sua realizzazione personale. Svevo descrive un personaggio nuovo per il suo tempo: un individuo senza volontà, costantemente in bilico tra sincerità e menzogna, razionalità e inconscio. Seguendo un flusso di coscienza, Zeno cerca di raccontarsi, rivelando profonde contraddizioni e lacerazioni.
La compagnia OYES si è sempre concentrata sulle crepe e aporie del vissuto, sviluppando drammaturgie originali in un confronto continuo con i grandi autori classici e contemporanei. La loro interpretazione di Zeno indaga il tema dell’auto-rappresentazione nella realtà quotidiana: che cosa è vero e cosa no? Cosa è autentico e cosa è frutto di una personale rielaborazione dei fatti?
Il tentativo di Zeno di guarire dal vizio del fumo e di curarsi da una moltitudine di malattie, più o meno immaginarie, è il motore che muove il personaggio. La mente di Zeno ricostruisce ricordi, memorie e aneddoti, distorcendo e falsificando la realtà dei fatti. Né lo specchio offerto dallo psicologo, né il confronto con i fantasmi del passato riescono a dargli una visione chiara di se stesso e della sua vita.
Nello spettacolo, la coscienza di Zeno diventa la voce di un uomo che rappresenta un’umanità superata, un tempo passato ma che fatica a scomparire. La compagnia Oyes esplora questo tema, giocando con tutti gli strumenti che il mezzo teatrale mette a disposizione. In scena vediamo personaggi consapevoli di esistere all’interno della finzione teatrale e letteraria, in una costante sovrapposizione tra l’essere i protagonisti di una storia e funzioni drammaturgiche di un copione che ogni sera prende vita di fronte al pubblico. Questo spettacolo offre una nuova prospettiva su un classico della letteratura, portando in scena un’analisi profonda dell’incoscienza umana e dell’auto-rappresentazione. “La (in)coscienza di Zeno” non è solo uno spettacolo teatrale, ma un viaggio nel mondo interiore di un antieroe, che continua a risuonare con la nostra umanità contemporanea.