Torna il tandem Ruben Jais-Simone Iovenitti per un viaggio musicale nelle meraviglie del cosmo
Sabato 16 ottobre, ore 18.00 – Auditorium di Milano
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Astrofisico Simone Iovenitti
Direttore Ruben Jais
Musica & Scienza è una rassegna unica nel suo genere, un tratto distintivo dello spirito di divulgazione dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi. Interdisciplinarietà e volontà di comunicare a tutti, specialisti e non, sono due delle cifre che contraddistinguono questa appassionante rassegna, in un tentativo di ricerca di analogie, similarità, principi che ricorrono, e che ci aiutano, forse, a decifrare meglio la realtà in cui viviamo.
Sabato 16 ottobre, alle ore 18.00, all’Auditorium di Milano torna un ospite graditissimo, già tra i protagonisti delle scorse edizioni di questa rassegna multidisciplinare: Simone Iovenitti, astrofisico di grande talento che ha ormai creato un binomio divulgativo di grandissimo spessore insieme al Maestro Ruben Jais, Direttore Generale e Direttore Artistico dell’Orchestra Sinfonica di Milano, che, insieme alla compagine di Largo Mahler, dialoga con lo scienziato a suon di musica.
“Osservare l’universo significa questo: farsi trasportare lontano, accedere a spazi estranei alla nostra esperienza, luoghi esotici e inesplorati. È facile perdersi tra questi mondi, se non si dispone di una buona guida”, afferma Iovenitti, “Così questa sera seguiremo un filo d’Arianna che ci riporterà a casa: un intreccio di note e parole, di armonia e astrofisica, di musica e scienza.”
Ruben Jais eseguirà musiche che descrivono precisamente gli ambienti cosmici nei quali saremo condotti da Simone Iovenitti, astrofisico e divulgatore scientifico. Le spiegazioni di Jais e Iovenitti si alterneranno sul palco, avvalorate dalle proiezioni di meravigliose immagini, animazioni e, naturalmente, dall’esecuzione della musica dal vivo. Le caratteristiche dei brani scelti evidenzieranno alcune proprietà degli oggetti celesti che visiteremo, aiutandoci a comprenderli meglio, in un viaggio sinfonico consigliato soltanto ai veri amanti del cosmo.
“Un viaggio sinfonico attraverso il cosmo è certamente un percorso impegnativo. Le epoche temporali dell’universo si susseguono, mentre noi consideriamo gli oggetti su scale diverse e la musica sottolinea concetti talvolta anche difficili e distanti tra loro. Tornare al nostro piccolo e modesto pianeta ci lascia un senso di smarrimento e inadeguatezza, dopo esserci confrontati con l’insuperabile bellezza di ciò che esiste e si espande senza confini, sia nello spazio che nel suono. La guida ci dice però cosa fare anche in questo caso: don’t panic! La soluzione sta nella caratteristica più profonda e distintiva della nostra specie, la curiosità. Ci siamo attrezzati nei decenni per esplorare gli spazi ignoti che ci circondano, per fare ricerca sia nella musica che nella fisica. L’emblema di questo processo sono sicuramente le sonde Voyager, la traccia più remota degli uomini nel cosmo, lanciate alla scoperta dello spazio interstellare”, conclude Iovenitti.
Un viaggio speculativo illuminante e imperdibile.