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FESTIVAL IMAGINE: DAL 27 AGOSTO AL 1° SETTEMBRE

Dal 27 agosto al 1 settembre 2024 al via la seconda edizione di IMAGINE – CARCANO IN VILLA – Festival delle Connessioni Umane, ideato e organizzato dal Teatro Carcano tra Villa Scheibler, Comunità di Villapizzone e il Parco Monte Stella a Milano. Una settimana itinerante di spettacoli in collaborazione con il Municipio 8 del Comune di Milano, Villapizzone Aps e Mondo di Comunità e Famiglia.

Il festival, ad ingresso totalmente gratuito, è diretto da Serena Sinigaglia, codirettrice dal 2021 del Teatro Carcano, e rientra negli 8 progetti selezionati e finanziati all’interno del bando Milano è Viva nei Quartieri del Comune di Milano.

Il Teatro Carcano lascia dunque il centro storico della città per una “villeggiatura artistica” in tre suggestivi luoghi naturali del Municipio 8 (Villa Scheibler, Comunità di Villapizzone, Parco Monte Stella) nei quali spettacoli di teatro, musica, danza, laboratori e camminate sonore divengono uno strumento per creare momenti di condivisione e socializzazione, per creare connessioni umane. Tra gli artisti che prenderanno parte al Festival quest’anno: Lella Costa, Laura Curino, Lucilla Giagnoni, Giulio Scarpati, Niccolò Fettarappa, nonché un inedito progetto internazionale di ascolto collettivo che condurrà il pubblico all’interno della città assediata di Gaza.

Il Festival IMAGINE – Carcano in Villa, incentrato sulla necessità di tornare a “sognare” ad occhi aperti e sull’urgenza di riconquistare una dimensione più umana, torna per la sua seconda edizione con l’obiettivo di rivitalizzare i quartieri di Milano dove gli spazi aggregativi, soprattutto durante l’estate, sono limitati. Questo evento offre opportunità di incontro e attività coinvolgenti a coloro che, non potendo andare in vacanza, restano in città. Dopo il successo della prima edizione del 2023 in Piazza Olivetti, il nostro obiettivo di intervenire sul tessuto urbano dei quartieri per migliorare la qualità della vita e promuovere una maggiore coesione sociale sta diventando realtà, consolidandosi come un appuntamento fisso dell’estate milanese.

Gli eventi dei primi tre giorni del festival, dal 27 al 29 agosto, si svolgeranno nel quartiere di Quarto Oggiaro, presso Villa Scheibler, storica dimora del Quattrocento impreziosita dalla verde cornice di un parco ospitante alberi monumentali, fontane, un orto botanico e una piazza con fiori ed arbusti colorati. Dai verdi giardini di Villa Scheibler il festival si sposta, dal 30 agosto al 1 settembre presso Villapizzone, quartiere testimone per eccellenza della potenza delle connessioni umane: la Comunità che lo abita è nata grazie a una cooperazione, nel 1978, tra la famiglia di Enrica e Bruno Volpi, impegnata nel sociale, e una piccola comunità sperimentale di padri Gesuiti. Dal 29 al 31 agosto è inoltre prevista una camminata sonora presso il Giardino dei Giusti, situato nella grande area verde del Parco Monte Stella, nel quartiere QT8. Qui gli spettatori vivranno un’esperienza immersiva che svela l’identità unica del luogo, dedicato alla memoria di chi si è opposto ai genocidi e ai crimini contro l’umanità.

Il Programma

Ad aprire il festival, il 27 agosto a Villa Scheibler, è Lella Costa con La Fata, un mix di digressioni ironiche e argute sulla figura più misteriosa e mutevole de Le avventure di Pinocchio. Salvifica e incantevole, unica presenza femminile della storia, la Fata turchina indirizza, con le ricorrenti apparizioni e sparizioni, il corso del viaggio archetipico e allegorico, sublime e grottesco, che è soprattutto un viaggio interiore.

Giulio Scarpati propone Eduard e Dio (28 agosto, Villa Scheibler) tratto dalla raccolta Amori ridicoli (edizione Adelphi, traduzione Antonio Barbato): un racconto divertente che, con l’arma dell’ironia, mette al bando sia il bigottismo sia i paradossi del regime comunista raccontando le ridicole vicende amorose di Eduard nella Cecoslovacchia comunista dei primi anni ’60.

Il 29 agosto, sempre a Villa Scheibler, arriva a Milano GAZA ORA – messages from a dear friend, un progetto di ascolto collettivo che porta il pubblico dentro la città assediata attraverso la lettura delle testimonianze di Hossam al-Madhoum, regista e produttore teatrale della compagnia Theatre for Everybody a Gaza. Il progetto è un adattamento di “Messages from GAZA NOW” di Az Theatre a Londra, nato da una lunga collaborazione tra la compagnia teatrale londinese e quella di Gaza. I testi, costruiti sulla base di resoconti diretti di questi lunghi mesi, sono interpretati da un gruppo eterogeneo di artisti e artiste con l’intento di dar voce a un chiaro messaggio di pace e di solidarietà alle vittime di una catastrofe umanitaria senza precedenti.

Sono invece gli insuccessi della vita i protagonisti di Un’ora di insopportabile supplenza in cui Niccolò Fettarappa e il musicista Lorenzo Minozzi danno vita ad un breve concerto didattico surrealista, un ripasso sulle cause della rivoluzione francese e sui fallimenti di ciascuno. Lo spettacolo andrà in scena il 30 agosto nel giardino della Comunità di Villapizzone.

Sabato 31 agosto (Villapizzone) spazio alla danza contemporanea con Principia 0.0 di Alessio Maria Romano, con i danzatori Mattéo Trutat e Francesca Linnea Ugolini. Un esperimento, un gioco scenico in cui danza, suono, spazio, luce e drammaturgia cercano di restituire la complessità affascinante di un linguaggio scientifico che sfida i confini della logica, una danza intesa come scienza del corpo e della relazione.

Laura Curino e Lucilla Giagnoni raccontano, con ADRIANO Olivetti – Il sogno possibile (1 settembre, Comunità di Villapizzone), la storia del rivoluzionario imprenditore e, insieme ad essa, la storia di molte altre persone che hanno creato un’esperienza di lavoro, arte, cultura sociale ed urbanistica unica nel nostro Paese e forse nel mondo.

Il 29, 30 e 31 agosto è poi in programma una CAMMINATA SONORA a cura di Associazione INLUOGO ETS: un percorso narrativo ed esplorativo che combina realtà e finzione all’interno del parco Monte Stella di Milano e del Giardino dei Giusti. Gli spettatori, guidati dalle voci degli attori tramite cuffie wireless, vivranno un’esperienza immersiva che svela l’identità unica del luogo, stimolandoli a un dialogo immaginativo tra storia e paesaggio.

Nel quartiere di Villapizzone, la mattinata di domenica 1 settembre sarà invece dedicata a una CACCIA AL TESORO a cura dell’Associazione 4gatti. Prova a Prendermi è un gioco di squadra collaborativo, interattivo, sfidante e dinamico alla scoperta della storia e delle curiosità dei quartieri di Milano. Mission del gioco è quella di trovare il maggior numero di luoghi d’interesse senza farsi “paparazzare” dalle squadre avversarie. Aperto a gruppi di amici, adolescenti, giovani e famiglie.

Altre occasioni per favorire le “connessioni umane” di quartiere saranno gli aperitivi in musica con l’ambientazione sonora di Sandra Zoccolan, mentre il pomeriggio di domenica 1 settembre è in programma il grande concerto di liscio e balli di gruppo con special guest Balera Milanesa e il cantautore Claudio Merli.

Centrale nel Festival anche il tema dell’inclusione sociale caro alla compagnia teatrale ATIR che organizza due laboratori: il primo di teatro integrato per adolescenti di tutte le culture e appartenenze interessati a esplorare il proprio pensiero creativo attraverso improvvisazioni singole e di gruppo, il secondo rivolto agli over 60 con l’obiettivo di offrire ai partecipanti un’esperienza formativa e umana di qualità e di restituire loro il piacere dell’apprendimento e della crescita.

IMAGINE, un festival di arte partecipata

Da più di vent’anni Serena Sinigaglia dirige progetti sociali e di teatro partecipato. Questo lungo percorso artistico l’ha condotta a credere fortemente nel fatto che oggi il teatro sia strumento prezioso di integrazione sociale, che migliora la qualità di relazione con se stessi e con l’altro da sé.

Di fronte alle guerre, alle ingiustizie sociali, alle aggressioni digitali, alla mancanza di valori, di direzioni condivise, di equità e rispetto fra gli esseri umani, appare sempre più difficile immaginare il futuro, sognare o anche soltanto coltivare prospettive più ampie della mera sopravvivenza o del “consumo”. Il mondo è cambiato e il teatro, che ne è lo specchio, anche: la rivoluzione digitale ha impattato nelle nostre vite, trasformandone radicalmente i presupposti di incontro, conoscenza, lavoro e svago.Lo spettacolo serale non è più centrale come lo era un tempo. Possiamo ascoltare e vedere migliaia di storie con un semplice click. Ciò che però non possiamo fare è incontrare gli altri. Questo lo possiamo fare in maniera completa solo a teatro, nel qui e ora convenuto per l’incontro, che diventa innanzitutto lo spazio, qualsiasi esso sia, che permette e definisce l’incontro, la prossimità sociale, il corpo a corpo. Così il teatro combatte l’alienazione contemporanea, la solitudine del gesto, la frammentazione della polis. Il teatro è una voce che può unirsi ad altre, dare il proprio contributo per la costruzione di un mondo più sano. Deve accendere la luce della dialettica, affrontare lo sforzo di accogliere la diversità, difendere la durata dei rapporti e collaborare costantemente con l’incertezza.” Serena Sinigaglia