Risotto Primavera la ricetta di Filippo Zoncato, chef del vigilius mountain resort.
Sarà un’edizione speciale quella delle “Settimane delle erbe selvatiche. Sane e genuine” del 2020, la manifestazione che ogni anno accoglie nel territorio di Lana e dintorni moltissimi visitatori desiderosi di scoprire, valorizzare e gustare le “erbacce”, tesori selvatici spesso sottovalutati. Nel rispetto del distanziamento sociale e delle ordinanze governative, l’Associazione turistica di Lana e dintorni ha scelto di non rinunciare completamente a questo evento e di trasformarlo in una serie di appuntamenti sui principali canali social come Facebook e Instagram.
Dal 6 al 16 maggio, infatti, saranno pubblicati post, foto, ricette e consigli sull’utilizzo delle erbe selvatiche in diversi ambiti: cucina, medicina alternativa e cosmesi. Grazie a questa iniziativa, chiunque potrà partecipare a questo evento digitale, divertendosi a cucinare ricette nuovedi importanti chef del territorio come il “Risotto primavera” dello chef del vigilius mountain resort Filippo Zoncato.
Ingredienti per 4 persone
300 g di riso carnaroli
300 g di asparagi bianchi
100 g di caprino naturale
50 g di burro di malga
2 tuorli di uova sode
foglie e fiori di tarassaco
Preparazione
Lavare bene il tarassaco. Conservare le punte tenere e mettere da parte. Bollire per 10 minuti le uova, raffreddandole in acqua fredda quando cotte. Prendere gli asparagi, pelarli e togliere la parte dura in fondo. Con gli scarti preparare un brodo che servirà a bagnare il risotto.
Tostare con poco olio il riso; quando caldo aggiungere gradatamente il brodo di asparagi e a metà cottura aggiungere la dadolata di asparagi; mantecare con poco burro a fine cottura. Decorare con il rosso dell’uovo sodo sbriciolato, le foglie di tarassaco, la quenelle di caprino e i fiori gialli del tarassaco.
Sarà interessante anche provare a confezionarsi autonomamente creme e balsami per la pelle, oltre ad apprendere importanti curiosità su come eliminare alcuni piccoli disturbi grazie alle erbe selvatiche utilizzate in decotti, infusi,ricette o nella medicina omeopatica.
La pulsatilla vulgaris, ad esempio, è una pianta che ha un effetto consolante e in omeopatia trova uso per curare stati di ansia e depressione, come anche disturbi ginecologici; la bugola (ajuga raptans) è un ottimo antidolorifico per contusioni e lesioni lievi sotto forma di unguento e può essere anche utile, utilizzando i suoi fiori messi in infusione, come tonico astringente e per pelli impure tendenti a rossore.